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felipebrondanilopes
23 dic 2020

  • Portoghese (Brasile)
  • Italiano
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Qual è la differenza tra sfuggire e fuggire ?Sentiti libero di rispondere con un esempio.

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Stefania_Natali
23 dic 2020

  • Italiano

Fuggire significa scappare via da un pericolo, da qualcosa o qualcuno che ci spaventa. Sfuggire significa scappare da qualcosa che tenta invece di trattenerti. Entrambi possono essere usati in senso metaforico. Ti faccio due esempi per ogni verbo: Fuggire1)fuggivo da quel cane che mi faceva molta paura. 2) il tempo fugge quando ci si diverte Sfuggire1) sono riuscita a sfuggire ai giornalisti 2) come si chiama quel ragazzo?mmm... mi sfugge il suo nome

G91
23 dic 2020

  • Italiano
Sfuggire ha diversi significati. Nella forma transitiva (sfuggire qualcosa), non molto usata, significa evitare, scansare. Es. “sfuggire i pericoli è una delle mie qualità: quando mia moglie si arrabbia sono sempre vicino alla finestra aperta, pronto a balzare fuori”. Nella forma intransitiva (sfuggire a qualcosa/qualcuno), molto comune, significa sottrarsi a qualcosa/qualcuno. Esempi: “il ladro è sfuggito alla polizia”, “ieri sono a stento sfuggito a mia moglie che voleva farmi assaggiare a tutti i costi la sua torta carbonizzata; ma stamani me l’ha rifilata a colazione: nessuno può sfuggire al proprio destino”. Con riferimento a cose può significare cadere/scivolare di mano o di bocca: “a pranzo mi è sfuggito di mano il coltello mentre tagliavo il tacchino di mia suocera; senza rendermene conto mi è sfuggito di bocca la battuta che era così duro da potersi tagliare solo con una motosega”. Può anche significare passare inosservato: A: “dottore, non le sfugge nulla! come ha fatto a capire che sono andato a pranzo da mia suocera?” B: “beh, la faccia viola e i crampi allo stomaco suggeriscono un principio di avvelenamento...” Fuggire significa semplicemente scappare, correre via velocemente, a volte anche evadere. Es. “fuggire di prigione” = “evadere dalla prigione” (mentre “sfuggire la prigione” o “sfuggire alla prigione” significa evitare di andarci e non che si era in prigione e si è scappati). “Quando mia moglie mi ha chiesto di assaggiare la sua torta carbonizzata, sono fuggito dalla finestra gridando “Geronimo!”; lei ha cercato invano di inseguirmi, ma sono corso via in bici e le sono sfuggita” (qui fuggire = scappar via, le sono sfuggita = non mi ha preso/catturato). Esiste, molto meno usata (si trova più nello scritto e non in testi contemporanei) anche la forma transitiva con il significato di “evitare” per cui è sinonimo di “sfuggire”, es. “fugge le cattive compagnie” = “sfugge le cattive compagnie”.

Sfuggire ha diversi significati.
Nella forma transitiva (sfuggire qualcosa), non molto usata, significa evitare, scansare. Es. “sfuggire i pericoli è una delle mie qualità: quando mia moglie si arrabbia sono sempre vicino alla finestra aperta, pronto a balzare fuori”.
Nella forma intransitiva (sfuggire a qualcosa/qualcuno), molto comune, significa sottrarsi a qualcosa/qualcuno. Esempi: “il ladro è sfuggito alla polizia”, “ieri sono a stento sfuggito a mia moglie che voleva farmi assaggiare a tutti i costi la sua torta carbonizzata; ma stamani me l’ha rifilata a colazione: nessuno può sfuggire al proprio destino”.
Con riferimento a cose può significare cadere/scivolare di mano o di bocca: “a pranzo mi è sfuggito di mano il coltello mentre tagliavo il tacchino di mia suocera; senza rendermene conto mi è sfuggito di bocca la battuta che era così duro da potersi tagliare solo con una motosega”.
Può anche significare passare inosservato:
A: “dottore, non le sfugge nulla! come ha fatto a capire che sono andato a pranzo da mia suocera?”
B: “beh, la faccia viola e i crampi allo stomaco suggeriscono un principio di avvelenamento...”

Fuggire significa semplicemente scappare, correre via velocemente, a volte anche evadere.
Es.
“fuggire di prigione” = “evadere dalla prigione” (mentre “sfuggire la prigione” o “sfuggire alla prigione” significa evitare di andarci e non che si era in prigione e si è scappati).
“Quando mia moglie mi ha chiesto di assaggiare la sua torta carbonizzata, sono fuggito dalla finestra gridando “Geronimo!”; lei ha cercato invano di inseguirmi, ma sono corso via in bici e le sono sfuggita” (qui fuggire = scappar via, le sono sfuggita = non mi ha preso/catturato).
Esiste, molto meno usata (si trova più nello scritto e non in testi contemporanei) anche la forma transitiva con il significato di “evitare” per cui è sinonimo di “sfuggire”, es. “fugge le cattive compagnie” = “sfugge le cattive compagnie”.

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